mercoledì 24 giugno 2015

NAPOLI IN PANORAMICA

Napoli offre punti di vista eccezionali per poterla fotografare in tutta la sua estensione.
Ecco alcune foto di panoramiche mozzafiato.



La fotografia panoramica analogica

Nell’era della fotografia analogica, per realizzare una foto panoramica che coprisse almeno 180° del campo visivo, il procedimento era tutto manuale e complesso.
Panoramica dal Molo San Vincenzo © Marco Maraviglia
Occorreva pazienza, precisione, esperienza oltre che treppiede con livella a bolla e fotocamera.
In camera oscura si doveva stare attenti a raggiungere la stessa gradazione di contrasto per ogni foglio emulsionato, l’esposizione sotto l’ingranditore doveva essere identica per ogni fotogramma, l’agitazione delle vasche che contenevano lo sviluppo a base di metolo ed idrochinone doveva essere identica. Per ogni stampa da eseguire.
Altrimenti, avvicinando poi le foto tra di loro (una volta asciugate) per comporre l’unica panoramica, le giunzioni potevano mostrare toni di grigio o di colore che non coincidevano tra una foto e la successiva.
Tutte le stampe ottenute si montavano poi l’una accanto all’altra con dello scotch o con del biadesivo su un supporto e si fissava l’intero montaggio su una parete per poi realizzare un unico scatto fotografico: la panoramica finale in un unico fotogramma.


Foto panoramiche con il digitale

Panoramica dalla Torre del Palasciano © Marco Maraviglia
Oggi con la fotografia digitale le cose sono cambiate. Chiunque, anche con uno smartphone, può realizzare una panoramica. Non esiste più il problema della corrispondenza di colore tra uno scatto e l’altro perché i dispositivi consentono di fondere automaticamente le singole foto per rendere una panoramica. Che sia l’app di uno smartphone o la funzione photomerge del Photoshop o altra applicazione.
E non c’è nemmeno più bisogno di un treppiede o della livella a bolla: in postproduzione possiamo riallineare l’orizzonte e fare le dovute correzioni prospettiche.


Punti di vista

Panoramica da San Martino © Massimo Vicinanza
Napoli offre diversi punti di vista per realizzare panoramiche da mozzare il fiato.
Dal molo San Vincenzo (non sempre accessibile) è possibile fare una ripresa dal lato mare riprendendo tutta la collina di Posillipo fino al Vesuvio coprendo anche 360°.
Dalla Torre del Palasciano a Capodimonte è invece possibile coprire tutto il campo che va dal Vesuvio, riprendendo il Palazzo Fuga (l’ex Albergo dei Poveri), alla collina del Vomero con il Castel S. Elmo.
Panoramica dall'Eremo dei Camaldoli © Fabio Alemagna
(dettagli licenza per l'uso di questa foto)
Dalla stessa collina di San Martino è possibile abbracciare l’intero Golfo con la collinetta di Pizzofalcone bella in vista.
Suggestivo è il punto di vista dall’Eremo dei Camaldoli che abbraccia il paesaggio dal Vesuvio fino all’intera zona flegrea comprendendo Nisida e le isole di Capri, Ischia e Procida.


Il panorama di Napoli più lungo del mondo

E poi c’è un altro panorama che sto qui a proporvi. Surreale, metafisico, di ispirazione escheriana, inesistente, falso, sorprendentemente bugiardo. È Metamorfosi Reloaded, che è il panorama di Napoli più lungo del mondo proprio perché ricreato completamente in postproduzione con diverse immagini di archivio su Napoli. Un fotomontaggio digitale la cui stampa finale misura oltre 8m di lunghezza e circa 30cm di altezza.

Metamorfosi Reloaded, il panorama di Napoli più lungo del mondo © Marco Maraviglia

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