lunedì 25 agosto 2014

Instagram è utile? Iconosquare!

L'utilità di una delle app più utilizzate nella fotografia amatoriale potrebbe avere un'applicazione professionale nel campo della comunicazione.

Instagram continua a spopolare nel web con una sovraproduzione di foto che inevitabilmente si perderanno nella rete o negli hard disk, ma qualcuna si salverà...


All'inizio sembrava un gioco, lo smartphone utilizzato come fotocamera per riprendere di tutto con effetti vintage, col bordino di un negativo Kodak, in bianconero o seppiata, in HDR...
Come per molte novità nel campo tecnologico, i feticisti dell'Hi Tech hanno creato un po' di repulsione per l'Instagram nei confronti dei consumatori più conservatori. Perchè abusato, perchè forse applicato solo con intento feticistico.

La guerra dei click
I social invasi da selfie, cibi fotografati prima di essere ingurgitati, ciccioni sotto l'ombrellone e poi eterne aspiranti soubrette che si riprendono i piedi o con il proprio gattino, ecc. ecc.
Ma ci può essere un'utilità in tutto questo.
Siamo in tempi in cui la comunicazione ha raggiunto le vette della saturazione dell'iper-informazione. I messaggi si perdono in una bolgia di informazioni, spesso fasulle, a volte create appositamente per attirare il pubblico sulle pagine del proprio sito in quanto a caccia di click sui banner pubblicitari.
È una guerra all'ultimo click perchè la gente non compra più giornali: ormai il grosso dell'informazione corre sul web.
Ma questa è un'altra storia e non vorrei dilungarmi.

Per il popolo da 140 caratteri
Fatto sta che il pubblico della rete non smanetta più sui motori di ricerca per trovare informazioni.
Man mano le key words, le parole chiave che ti portano agli indici di Google, vengono utilizzate sempre meno.
Il popolo del web si sta dividendo tra chi assorbe le informazioni, senza cercarle, ovvero quelli che scrollano Facebook o Twitter passivamente e quelli che cercano i contenuti attraverso gli hashtag.
Le ricerche con parole-chiave fatte a volte con stringhe booleane è roba per conservatori, per i veterani del web che forse si adegueranno specie se gli algoritmi dei crawler dei motori di ricerca si piegheranno al nuovo trend di utilizzo della rete, sempre più veloce, diretto, superficiale.
Per il popolo del web da 140 caratteri.

Informarsi sull'ultimo secondo
Cercare informazioni con gli hashtag è effettivamente il modo più rapido per recuperare contenuti, notizie, informazioni.
Su Twitter l'hashtag-informazione corre sull'ultimo secondo, nemmeno Google è ancora così veloce coi suoi spider.

Instagram+Hashtag per comunicare: Iconosquare
Nell'aprile 2014 Statigram, il sistema analytics di Instagram diventa Iconosquare.
Sono capitato per caso su questa piattaforma mentre cercavo informazioni su Google con l'hashtag #laterzaclasse, una band napoletana di musica bluegrass alla quale sono legato.
Bene, ho trovato Iconosquare un po' la pietra filosofale per la comunicazione di questo periodo storico, quella da 140 battute, intendo.
Basta infatti cercare qualcosa in rete con il cancelletto (#) e molto probabilmente ti ritroverai su una pagina di Iconosquare con tutte le immagini relative alla tua ricerca fatta con hashtag.

Informazione condivisa
Si tratta di informazione condivisa, bilaterale, parallela: il VIP lancia i suoi Instagram con un certo hashtag che viene utilizzato poi da chiunque con proprie immagini Instagram per "dialogare" intorno a quel tema. Ma la bellezza di Iconosquare è che, a differenza di Twitter, vengono indicizzate solo tutte le immagini Instagram taggate con quel hashtag.
Non solo, Iconosquare è un social network che consente di valutare anche il feedback della propria comunicazione fatta attraverso le immagini.
Ma è un club, riservato solo ai possessori di smartphone con app Instagram anche se poi tutto è in chiaro sul web.







sabato 23 agosto 2014

IL MIBACT CI RIPROVA: FOTOGRAFIE GRATIS CON UN ‪CONCORSO FOTOGRAFICO‬

Lettera aperta al ministro Franceschini sul Wiki Loves Monuments.


Gentile Dario Franceschini ( Dario Franceschini - pagina ufficiale),
nell'arco di un mese è la seconda volta che l'apparato che lei gestisce (il MiBACT) le fa un bel "pacco", probabilmente a sua insaputa, andando a ledere la sua immagine politica e quella dell'Italia all'estero facendo credere che siamo il popolo che regala ingegno e creatività.

La prima delle due volte volta c'è stato il buon senso di ritirare il bando destinato agli artisti in cui si chiedeva di partecipare GRATIS con le loro performance nei siti monumentali (e che si dovevano anche pagare SIAE, pernottamento, viaggio ed assicurazione).
Ora mi chiedo se ci sarà altrettanto buon senso nel ravvedersi relativamente al regolamento di cui in allegato e in particolare riformulando o annullando l'Art.11 che contravviene alle norme sul Diritto d'Autore (equo compenso) e agli Art. 1 e 4, della Costituzione italiana.

Fermo restando che è stata buona cosa concedere le riprese nei siti MiBaCT senza dover più chiedere autorizzazioni (e grazie al Piano Programmatico del suo precedessore Massimo Bray), mi preme informarla che questo concorso fotografico è un'offesa al lavoro di centinaia di fotografi che con le immagini ci vivono: ogni fotografia regalata equivale a un mancato guadagno per un fotografo che avrebbe potuto realizzarla. Si Tratta di una operazione ai danni della categoria dei fotografi.

È inammissibile che, in piena crisi economica, proprio le istituzioni non facciano altro che architettare strane idee per penalizzare ancor più le categorie di chi lavora, con iniziative che non sono altro che sciacallaggi che non fanno onore a un Paese che meriterebbe invece qualcosina in più per quanto sta resistendo con orgoglio alle mazzate di questa crisi.

Le chiedo pertanto di chiedere spiegazioni al suo staff per riformulare tale bando.
Distinti saluti,
Marco Maraviglia

ALLEGATO: regolamento del Wiki Loves Monuments

In particolare l'Art. 11:
Art. 11 – Riuso immagini da parte del Ministero per i beni e le attività culturali
Le immagini prodotte dai partecipanti a “Wiki Loves Monuments Italia 2014” che riproducano beni culturali in consegna allo Stato, evidenziate nella lista dei monumenti con la dicitura “(MIBAC)” posta accanto al nome del monumento, potranno essere utilizzate dal Ministero dei beni e le attività culturali, senza corrispettivo nei confronti dell’autore della fotografia, per qualunque attività rientrante nei propri fini istituzionali di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale – ivi incluse, a titolo meramente esemplificativo, la realizzazione di cataloghi, manifesti, pubblicazioni, pubblicità istituzionali – con l’indicazione del nome dell’autore, nonché della circostanza che la fotografia è stata realizzata nell’ambito del concorso “Wiki Loves Monuments Italia 2014”.