domenica 9 ottobre 2016

Il magico mondo dello chassis

Memoria, memorizzare, archiviare, ricordi…
Impressionare su pellicola. Diottri di un sensore che catturano.
Immagini…
Il mondo non esisterebbe se non esistesse la memoria.
Gli specchi riflettono la vita che gli scorre davanti.
Un giorno forse, qualcuno riuscirà a decriptare il codice degli specchi per ricostruire la vita avvenuta nelle stanze da letto, nei bagni pubblici e privati, negli ascensori, in certe hall di albergo…
Immagino sensori applicati su uno specchio collegati a proiettori di realtà aumentata, in 3D, olografici.
Magari con l’opzione di filtrare il bello o il brutto, l’allegro e il triste…
Specchi testimoni del tempo.

Scanner, sensori di fotocamere digitali, otturatori, chassis…
Oggetti che servono per produrre immagini.
Immagini…
La vita in parte non esisterebbe se non ci fossero le immagini.

Chassis.
Custodi abbandonati dagli istanti di vita.
Quanti centesimi di secondo, quanti secondi ha visto uno chassis.
Un giorno forse, qualcuno riuscirà a decriptare il codice degli chassis per ricostruire la vita avvenuta davanti a una fotocamera a soffietto.
E tutti i ricordi torneranno ad esso.
È il mondo meraviglioso della fotografia, quella che produce immagini e per immaginare ciò che oggi è impossibile.
Custodire il custode è come conservare un piccolo patrimonio del passato proiettato nel futuro.
Come preservare la speranza di avere un giorno un C14 o un DNA anche per quello che oggi può sembrare un semplice oggetto d’antiquariato in legno.
Il futuro remoto è possibile.


A cosa serviva lo chassis? Vedi il video.