venerdì 13 marzo 2015

Il ritrovamento delle foto di Che Guevara

Una storia verosimile. La storia del ritrovamento di alcune foto di Ernesto Che Guevara. Leggetela tutta, è strabiliante!!!

Foto di Alberto "Korda" Gutierrez
È stata trovata una scatola di latta in una cantina di un edificio di Buenos Aires che doveva essere abbattuto.
La scatola conteneva alcune pellicole 35mm che sono state consegnate al sindaco Mauricio Macrì insieme ad altri effetti personali trovati nell'edificio stesso.

Macrì, spinto dalla sua nota curiosità intellettuale ha fatto sviluppare le pellicole da un laboratorio specializzato e la sorpresa è stata eccezionale in quanto le immagini sono state subito attribuite al viaggio in moto nell’America latina compiuto da Ernesto Che Guevara in quanto vi sono anche degli autoscatti che riprendono lui col suo amico e compagno di viaggio Alberto Granado.

Il sindaco Mauricio Macrì ha promesso che sarà allestita una mostra permanente nel palazzo del Comune con alcune di queste immagini che sarà esposta da giugno.

Ora, quanti hanno letto fin qui hanno capito che ho inventato una bufala?
Giusto per dire: una notizia senza fonte attendibile, documentata e verificabile è il nulla.

Il trovare qualcosa affascina e coinvolge il nostro immaginario emotivo.
L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon, Il favoloso mondo di Amélie, il ritrovamento delle teste di Modigliani, e poi le storie vere di Vivian Maier, i rullini trovati in un mercatino delle pulci con Hitler a Napoli, la storia della valigia messicana con le foto di Gerda Taro, la compagna di Robert Capa.

Sono tutte storie che comunque, vere o false che siano, colpiscono la sensibilità di chi ha un background affettivo (storico, ambientale...) secondo me ricco.
Di quelli che si indignano quando sanno di opere d'arte distrutte o esultano quando si ritrova un Michelangelo.

È certo che se racconto una balla, sono il tipo che dice sempre che si tratta di un fake, di una notizia falsa.
Ma quante notizie che leggiamo anche sui giornali sono al 100% vere? Mi divertivano le prime pagine false di "Il Male" di Vincenzo Sparagna, come mi divertono i titoli di "Lercio".
Dubbi, dubbi, sempre dubbi bisogna avere.

Foto di Alberto "Korda" Gutierrez. Creative Commons.

Nessun commento: