lunedì 18 gennaio 2016

L'illuminazione dei monumenti: il Chiostro di Santa Chiara a Napoli

Un post su Facebook di Bruno Fermariello, artista partenopeo, ha sollevato alcuni dubbi sul restauro del Chiostro di Santa Chiara eseguito durante gli anni '90.
Dopo un sopralluogo della storica dell'arte Sarah Galmuzzi eccone una sintesi qui.

Voglio ora parlarvi nello specifico dell'aspetto riguardante l'illuminazione del Chiostro.
In passato Photo Polis ha già parlato dell'importanza di figure professionali per il miglioramento delle città e come ad esempio scenografi, direttori della fotografia o anche fotografi potrebbero dare un loro aiuto affinché fotograficamente il lato urbanistico e monumentale possa esaltarne maggiormente le bellezze.


Luce al Chiostro di Santa Chiara

Su tutto il perimetro maiolicato adiacente al porticato vi è un’illuminazione occultata sotto un profilato di metallo che, seppur ben mimetizzato con il piperno che sovrasta le maioliche, presenta alcune criticità:


Fibra ottica o led?
Tabella tecnica dell'illuminazione
Una targa all’inizio del percorso che enuncia le specifiche tecniche di illuminazione, parla di 140 metri di fibra ottica inserita in canaline con fori da 0,80cm per far passare la luce (v. foto).
Mi chiedo se non fosse stato più sensato avere una fibra ottica più debole di intensità evitando la forellatura della canalina o utilizzare direttamente un’illuminazione a led.


Intensità della luce
Intensità di luci e temperatura cromatica: NO!!
Tale luce predomina in maniera troppo intensa rispetto agli altri punti luce che illuminano le volte dei portici del chiostro. Volendola dire in gergo: è una luce che spara, non crea una certa omogeneità con il resto dell’illuminazione.


Temperatura cromatica

La temperatura cromatica della fibra ottica disposta sul perimetro maiolicato è diversa da quella dei faretti che illuminano il resto del chiostro.

C’è un’incoerenza sgradevole tra la luce fredda della fibra ottica rispetto ai faretti che sono invece a luce calda.


Luce a scalare
La luce installata, partendo dall’alto, “brucia” la parte superiore del maiolicato dissolvendosi verso il basso.


La luce degrada dall'alto verso il basso
Colori e disegni penalizzati
Essendo tale luce disposta in maniera radente, non esalta i colori e i disegni del maiolicato, ma evidenzia, accentuandone le ombre, il rilievo dei punti scorticati e delle fughe delle piastrelle.







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