lunedì 26 giugno 2023

call: spazio condominio

SPAZIO CONDOMINIO
C’è vita in quegli spazi: fotografiamola!

Un progetto per la valorizzazione degli spazi condominiali e la loro possibile rigenerazione

Ideato da Marco Maraviglia per l’Associazione Photo Polis con la collaborazione di Francesca Sciarra


© Francesco Blenx



Abstract
Cosa sono i condomini?
Cosa accade in quegli spazi condominiali che confinano con le abitazioni?
Sembrano anonimi, asettici, luoghi di passaggio.
Sembrano senza vita ma non è così.
C’è presenza-assenza su un pianerottolo, su un ballatoio, in un androne, sul terrazzo.
Cassette della posta malandate, edicole sacre, stenditoi, zerbini malandati e prestigiosi, finestroni sbarrati, macchie di intonaco con sembianze di volti, affollamento di antenne, biciclette, piante condivise, scarpe fuori una porta...


Il progetto
L’Associazione Culturale Photo Polis vuole realizzare Spazio Condominio, un progetto fotografico condiviso che intende far emergere realtà minimaliste attraverso dettagli normalmente passati inosservati.


Finalità
L’idea è di sensibilizzare sulle possibili modalità di fruizione degli spazi condominiali.
Spazi che potrebbero diventare luoghi attivi di partecipazione per gli abitanti: androni laboratoriali per adulti e bambini, rampe di scale come gallerie d’arte, terrazzi attrezzabili a solarium condivisi, cortili per pranzi col vicinato, orto condiviso, vetrine per lo sharing e il riciclo di libri o altri oggetti usati…


Obiettivo
1° step: libro
2° step: mostra fotografica.


Specifiche libro
Formato: 30x30 cm ca.
Carta: matta 95 gr
N° pagine: da definire in base alle foto selezionate
ISBN: sì


Editore
POD (Print On Demand)


Per partecipare
Possono partecipare tutti i soci Photo Polis.
Se non sei già socio invia una mail a associazione@photopolis.org per avere informazioni, con oggetto “INFO SOCIO”.
La partecipazione comporta una quota di 10,00 € per le prime 3 foto + 2,00 € per ogni successiva selezionata e utilizzata, per coprire le seguenti spese:
  • editing immagini
  • impaginazione grafica
  • costo bozze di stampa
  • redazione testi
  • editing testi
  • eventuali contatti sponsor
  • ufficio stampa

Linee guida su formati e contenuti
Le fotografie possono essere orizzontali, verticali, quadrate, panoramiche, a colori o in bianconero e post-prodotte in modo essenziale.
No foto fatte con smartphone.


I soggetti
  • No soggetti umani
  • No interni abitazioni
  • Androne
  • Rampe di scale
  • Tromba di scale
  • Terrazza di copertura
  • Ascensore
  • Dettagli: pomelli di ringhiere, colonne di balaustre, intonaci divelti, riggiole…
  • Pavimentazioni
  • Finestre
  • Portone (int/est)
  • Edicole sacre
  • Buchette postali
  • Contatori
  • Stenditoi negli androni
  • Oggetti presenti negli spazi comuni: passeggini, piante, giochi per bambini, sedie, quadri, decorazioni…
  • Tubi del gas/acqua, fecali, pluviali, cavi elettrici
  • L’illuminazione: neon, lampadari, luce del sole
  • Affreschi, stemmi araldici, opere d’arte…
  • Spazi inutilizzati


Linee guida sul caricamento
I partecipanti possono proporre fino a 10 foto, caricandole nell’album dedicato al progetto che si trova nel gruppo Facebook Associazione Photo Polis.
Le foto andranno caricate in jpg a 1200 pixel lato maggiore.
Link all’album dal computer fisso 


Selezione
Sarà effettuata da Marco Maraviglia e Francesca Sciarra la selezione delle foto. Tale selezione sarà fatta anche in base ai like ricevuti sulle foto dell’album dedicato.
Gli autori delle foto scelte dovranno inviare le stesse in alta risoluzione via mail a associazione@photopolis.org
Marco Maraviglia e Francesca Sciarra si riservano di operare eventuali interventi di post-produzione sulle immagini pervenute, di cui saranno informati gli autori per la loro approvazione finale.


Liberatoria
Prima della pubblicazione sarà inviata agli autori delle immagini una liberatoria per la pubblicazione che manleva Photo Polis da eventuali violazioni della privacy secondo il Dlgs 196/2003.


Scadenze
Scadenza per l’invio delle foto in bassa: 25 ottobre
Scadenza per l’invio in alta + liberatoria firmata: 5 novembre
Scadenze prorogabili per eventuali esigenze.

giovedì 15 giugno 2023

decalogo per la condivisione foto social

PICCOLO CODICE DEONTOLOGICO PER L'UTILIZZO DELLE FOTO DEI NOSTRI CONTATTI SUI SOCIAL

Prima di rubare una foto dai social o condividerla, è buona prassi seguire i seguenti suggerimenti

Ph. www.pexels.com (CCO - licenza gratuita)
  1. Le foto appartengono a chi le ha scattate. Anche se fatte da un bambino, anche se fanno schifo, anche se ci sei tu in una foto.
  2. Se una foto non è condivisibile perché l'impostazione della privacy non è "pubblica", non si prende per caricarsela sul proprio profilo o pagina.
  3. Se una foto è condivisibile, si può condividere ma senza aggiungerci commenti che decontestualizzano il post.
  4. Se non conosci l'autore di una foto condivisa da un tuo contatto, anche se è condivisibie, non la condividere oppure cerca sul WEB l'autore con Google Lens o altri sistemi di ricerca come la ricerca di immagini di Google.
  5. Se non conosci personalmente chi ha postato una foto condivisibile, è una gentile forma di rispetto chiedere se puoi condividerla.
  6. Se la foto di un altro ti piace troppo ma non è condivisibile, chiedi se puoi prenderla per ripostarla sul tuo profilo citando l'autore con questa modalità: Ph. @nomeautorelinkabile.
  7. Le foto di altri non vanno condivise per scopi di lucro o per promuovere una propria iniziativa: chiedere sempre il permesso. Se l'autore ti chiede un equo compenso, se è abbrdabile, accetta di pagarlo.
  8. Non è carino fare screenshot di post o inviare foto altrui per mandarle privatamente ad amici con commenti ironici, dispregiativi, bodyshaming.
  9. Puoi taggarti sulle foto dove ci sei anche tu, se non l'ha fatto l'autore, per tenerle a vista nella sezione "foto in cui ci sei tu" su Facebook o nelle "foto taggate" di Instagram. Se vedi che non ti compare in questa sezione, chiedi la cortesia all'autore di rilasciare il tag.
  10. Sebbene le foto sui social siano "polvere elettronica", immateriali, si vedono comunque e prendere una foto per ricaricarla senza permesso è come andare a casa dell'autore e rubarsi una foto stampata.