Perché è importante firmare le proprie foto? Per attribuirne la paternità, sapere chi è l'autore che le ha scattate.
Il problema dell'attribuzione delle opere, ma anche delle foto, coinvolge studiosi che si trovano davanti a mille quesiti quando trovano un quadro di cui non sono convinti se appartenente a Caravaggio o a un suo allievo.
Ho letto un libro interessante: "Storie di musei", Michel Laclotte; edizioni Il Saggiatore.
Ex direttore del Louvre, Laclotte racconta circa i rapporti intercorsi tra lui e conservatori, collezionisti, donatori, gallerie d'arte, con gli architetti per realizzare il Museo d'Orsay e la piramide del Louvre.
Il libro è illuminante per quanto riguarda il problema delle attribuzioni. A volte dopo un restauro l'attribuzione di un'autore a un'opera inizia a diventare discutibile e allora commissioni di ricercatori, studiosi, tecnici, periti, iniziano a dire la loro.
Ci vogliono grandi conoscenze della materia per attribuire un'opera a un artista a colpo sicuro e la conoscenza non viene solo dagli studi accademici ma da dall'esperienza, dalla ricerca, dalla propria memoria e capacità associativa, dalla capacità di saper andare a consultare libri nelle biblioteche e saper cercare nei documenti degli archivi di Stato.
Museo d'Orsay (Parigi) © Marco Maraviglia / Photo Polis |
Anni fa mi capitò di vedere alcune vecchie immagini della sovrintendenza di Napoli di cui non si conoscevano i nomi degli autori.
Sarebbe stato bello poterlo sapere.
Oggi con il riconoscimento di immagini similari di Google è possibile (ma con un margine di errore ancora ampio) riuscire a risalire alla paternità di una foto.
Ma molte foto non sono mai state caricate su internet e però anche nei libri o negli archivi storici leggiamo per alcune foto "anonimo". Ciò resta per me una grave mancanza per un'eventuale esigenza di ricostruire la storia del lavoro dei fotografi attraverso le loro immagini. Perché io sono per il "date a Cesare ciò che è di Cesare".
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